Aumento dell'età pensionabile: è scontro tra sindacati e governo
di Redazione
11/07/2017
Si rischia ancora una volta lo scontro tra parti sociali e governo per quanto concerne l'aumento dell'età pensionabile, ecco i dettagli.
L'aumento dell'età pensionabile è il nuovo terreno di scontro tra governo e sindacati in previsione della riunione tecnica che si dovrà svolgere l'11 luglio presso il ministero del Lavoro. Sul taccuino del governo l'aumento dell'età per andare in pensione che dovrebbe essere elevato a 67 anni dal 2019. Sullo sfondo la necessità di far quadrare i conti del pacchetto previdenza nel quale si dovrà discutere anche delle cosiddette tutele per i Millennials e dell'indicizzazione degli assegni al costo della vita. Sono tutte misure importanti che dovranno essere contenute nella prossima manovra finanziaria che dovrebbe essere votata a settembre. L'oggetto del contendere tra parti sociali ed esecutivo sarà la sterilizzazione dell'incremento di cinque mesi dei requisiti per uscire dal mondo del lavoro. Che si tradurrebbe per gli uomini in 43 anni e 3 mesi per gli uomini e 42 anni e tre mesi per le donne. Nella riunione di martedi si discuterà anche del recupero dell'inflazione per gli assegni che superano i 1.500 euro. Il ripristino dell'indicizzazione è un argomento scottante che potrebbe generare un braccio di ferro tra parti sociali e governo. 'Il governo dovrà farci capire – ha dichiarato il segretario confederale Uil, Proietti – come concretizzare l'impegno preso di ripristinare l'indicizzazione. Insieme a Proietti, le parti sociali che siederanno sul tavolo di confronto saranno Nicola Marongiu per la Cgil e Maurizio Petriccioli per la Cisl. Si discuterà anche del riscatto gratuito degli anni di laurea e la liberalizzazione delle uscite per coloro che usufruiscono del sistema contributivo.Articolo Precedente
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