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Banche Venete, Benetton non darà una mano d'aiuto: 'Hanno avuto il buon senso di non chiederlo'

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di Redazione

13/06/2017

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Nel corso di un convegno alla Bocconi, Gilberto Benetton ha confermato che non darà alcun sostegno alle Banche Venete in crisi.

La famiglia Benetton non scucirà un centesimo per aiutare le Banche Venete. E' questo il sunto di un intervento di Gilberto Benetton a margine di un convegno alla Bocconi. Il patron del colosso italiano dell'abbigliamento, ha sgombrato il campo da ogni equivoco dopo che Giovanni Quaglia (presidente della fondazione Crt) aveva invitato i veneti a mettere i soldi per salvare le loro banche. Di fatto le due banche venete, Bpvi e Veneto Banca, non hanno mai chiesto a Benetton aiuti per uscire fuori dalla crisi. 'Hanno avuto il buon senso di non chiederlo' ha commentato Gilberto Benetton che ha anche avuto modo di parlare della crisi del Sole 24 Ore del quale il suo gruppo è titolare del 2% delle azioni. Il patron del gruppo trevigiano ha fatto sapere che non intende partecipare all'opera di rafforzamento patrimoniale di 50 milioni di euro, mentre è già certo che Confindustria si accollerà almeno 30 milioni del totale. Lo stesso Benetton ha sottolineato, nel suo intervento a margine, che il settore dell'abbigliamento continua a rappresentare un asset strategico per il gruppo trevigiano, oltre ovviamente ad una questione di cuore. 'Nel tessile sono entrate persone nuove - ha chiarito lo stesso patron – e quindi è importante che li lasciamo lavorare. Per noi il settore tessile resta strategico. C'è un marchio importante e c'è anche il cuore di tutta la nostra famiglia. Il nostro obiettivo è quello di rilanciarlo'. Non è escluso anche l'intervento di nuovi soggetti per rendere il tessile ancora competitivo come un tempo.
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