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Borse Europee: Milano la peggiore, trascinata in basso dai titoli bancari

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Borse Europee: Milano la peggiore, trascinata in basso dai titoli bancari

Giornata sostanzialmente negativa per le Borse Europee con la Borsa di Milano maglia nera, con una perdita dello 0,68%.

Le Borse Europee segnano il passo ancora una volta nonostante le buone notizie giunte dagli Usa con le trimestrali di Jp Morgan e Citigroup che hanno fatto segnare stime ben al di sopra delle attese. La Borsa di Milano è risultata di gran lunga la peggiore del Vecchio Continente, trascinata verso il basso dai titoli bancari. Ha chiuso con un -0,68%, mentre le altre borse europee si sono mantenute sostanzialmente nella parità.

Il titolo migliore è risultato Campari con un lusinghiero +3%, molto bene anche le utility con Terna (+0,4%) e Italgas che ha fatto registrare un buon +0,4%. Per quanto riguarda le maglie nere, il primo posto spetta ad Azimut (-3,6%) dopo il dato sulla raccolta netta di ieri. Male anche Ubi Banca (-3,3%), Banco Bpm (-3,6%) e Bper, in calo del 3%. Bel balzo in avanti per Mondadori che chiude con +6,9% trascinata anche dalle buone notizie relative alla vendita dei libri in Italia, che sembra aver ripreso ossigeno.

Arretra il petrolio che perde l’1,4% e si attesta a quota 50,4 dollari al barile. Per quanto concerne le valute, l’euro/dollaro si mantiene oltre la soglia di 1,18 e chiude poco sotto i massimi a quota 1,184 dollari (da 1,1852 dollari ieri in chiusura).
I titoli bancari segnano il passo in tutta Europa e soprattutto a Milano dove l’Ftse Mib chiude appesantito da Ubi Bancae. Banca Pop Er e dagli altri titoli del comparto bancario.

L’unica a salvarsi è stata Banca Carige che in mattinata ha comunicato i risultati preliminari della conversione dei bond. Molto male Azimut, dopo che gli analisti hanno previsto un terzo trimestre più debole alle cattive performance fees.
E’ andata bene l’asta BTp del Tesoro, che ha emesso la prima tranche del BTp a 3 anni scadenza 15/10/2020 per 4 miliardi a fronte di una richiesta che si attesta a 6,441 miliardi. Il rendimento sale di10 centesimi attestandosi allo 0,15%.