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Buon compleanno Wikipedia: come ci hai cambiato la vita

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di Redazione

20/01/2016

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Tanti auguri Wikipedia. Sono passati ben quindici anni dal giorno in cui l'enciclopedia free on line più amata del mondo ha fatto la sua comparsa sui nostri schermi e da piccola crisalide della conoscenza si è trasformata in una meravigliosa farfalla, che ogni giorno regala pillole di sapere agli internauti in cerca di risposte da ogni parte del mondo.

Tutti devono molto a Wikipedia perché nel bene e nel male si tratta di un luogo sicuro al quale approdare, di una fonte di sapere che in certi casi può risolvere situazioni spinose o evitare di fare delle brutte figure in pubblico. Ma scopriamo la genesi di questa enciclopedia on line, punto di riferimento per giovani e meno giovani nell'universo del web.

38 e passa milioni di voci, 2 milioni di utenti registrati e circa 10 milioni di edit mensili sono solo alcune delle 'piccole' cifre che accompagnano e caratterizzano Wikipedia, universo che fin dalle origini si è proposto di ripensare la conoscenza come bene condiviso e non solo appannaggio delle popolazioni più ricche, che hanno la possibilità di acquistare (fisicamente e on line) libri da studiare e corsi da frequentare.

Eh sì, perché alla base di Wikipedia e delle sue intenzioni vi è la libertà del sapere, ovvero la possibilità di conoscere dati e informazioni su argomenti di interesse più che comune. Dalle marche di abbigliamento più strane fino alla storia antica e moderna, dalla data di nascita del cantante preferito fino alla formula chimica dell'azoto, Wikipedia ha decisamente cambiato la vita delle persone, creando un felice e fresco pozzo dal quale attingere in modo veloce, anzi immediato come solo possono esserlo i pochi click che servono per accedervi. I click che servono per raggiungere Wikipedia sono infatti pochi e ben congegnati, perché basta inserire un argomento fra le query dei principali motori di ricerca per vedersi restituire una voce che spiega ciò che stiamo cercando, senza limitarsi a descrivere l'argomento.

Qual è la forza di Wiki e perché ha cambiato le nostre vite? Wikipedia è forte come un'enciclopedia, ma è pensata per il web e quindi offre una connessione fra le diverse voci di natura invidiabile. In altre parole, permette di approfondire l'argomento che stiamo cercando con un gioco di interlink che si propone ricco, abbondante e più che mai profuso nelle voci più richieste.

Chi cerca 'automobile' può finire sulla voce che indica il museo dell'Alfa Romeo, come chi ricerca ‘moda’ può scoprire la storia e la biografia di Coco Chanel, sperimentando un'esperienza che ha una decisa veste accademica, ma non disdegna di proporre foto caratteristiche e immagini evocative.

All'inizio il miracolo Wikipedia non fu percepito nemmeno dai suoi fondatori, Jimmy Wales e l'ex socio Larry Sanger, che agli esordi decisero di provare la strada dell'informazione sostenibile con il progetto Nupedia, un'enciclopedia on line dove le bozze dovevano seguire diverse fasi di redazione e di controllo preventivo. Come andò l'esperimento? Fu un totale flop, che convinse i due ad avventurarsi in un progetto wiki, creato a metà dagli anni '90 da Ward Cunningam, dove il termine wiki permetteva a tutti di creare un contenuto e di condividerlo amichevolmente sul web.

La rivoluzione era iniziata, senza controllo preventivo o difficoltà di sorta, ma con la sola volontà di condividere la propria esperienza e la propria conoscenza su un certo argomento con un sottofondo di puro divertimento. "Divertitemi" era l'incitazione di Sanger ai primi internauti che vollero partecipare al progetto Wikipedia, un'esortazione che voleva diventare la base di una piattaforma abbondante, dove chiunque poteva andare in un certo luogo del web e spendere un quarto d'ora della sua vita per arricchire la conoscenza generale. Se vogliamo datare questa prima esperienza, dobbiamo fare un bel un salto nel passato, perché si trattava del 15 gennaio 2001, anno in cui Wikipedia registrò i primi 21mila articoli. Nupedia venne quindi inglobata in Wikipedia, Wales divenne il 'dittatore benevolo' – come veniva chiamato dai collaboratori – e Sanger decise di lasciare il progetto.

Perché Wikipedia ha segnato la storia del web moderno? Perché si tratta di una piattaforma di informazione free, gratuita in ogni senso, di facile accesso e fruizione, democratica sia per chi legge sia per chi sceglie di contribuire con la sua conoscenza creando nuove voci oppure rendendo più ricche quelle che chiedono di essere rimpolpate. Stiamo parlando di una rivoluzione, perché la conoscenza non era fino a qualche anno fa libera e ora lo è diventata, l'accessibilità non era così scontata e ora lo è diventata e le persone da fruitori possono mutarsi in autonomia in produttori di contenuti.

Ma Wikipedia merita di essere considerata rivoluzionaria anche perché sono centinaia, forse migliaia, le persone che ogni giorno prestano la loro conoscenza gratuitamente per renderla una piattaforma più ricca, più completa e più moderna. 'Chi prova resta' secondo gli addetti ai lavori, perché il senso di comunità è grande, e anche se tratta di volontariato e chi partecipa al progetto scopre il piacere di realizzare qualcosa di utile per il mondo intero. Non mancano le difficoltà, perché chi scrive deve scegliere di impiegare tempo per il progetto e di farlo bene, seguendo le linee guida di Wikipedia.

Si tratta di richieste editoriali che mirano a salvaguardare la bontà degli scritti, la quale si basa sulla neutralità e sulla gratuità, principi fondamentali dell'universo wiki. Si tratta di principi che meritano di essere sostenuti con la richiesta di versamenti di piccole somme, che permettono di adeguare i sistemi informatici. Wikipedia deve infatti fare questua ogni anno e tutti noi avremo visto la richiesta di contribuire con qualche piccola somma di denaro al progetto. È giusto sostenere Wikipedia perché un'informazione libera è un'informazione alla quale tutti contribuiscono, chi scrivendo chi donando qualcosa in favore di una conoscenza che non ammette pagamenti in denaro in cambio di testi utili e ben scritti.

Redazione

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