Cambio vita: apro una partiva IVA
di Redazione
10/01/2016
E' il desiderio di tutti: cambiare vita. E verso la fine dell'anno i buoni propositi per quello nuovo aumentano, soprattutto se è stato difficile. Mettersi in proprio è un sogno che non tutti riescono a realizzare perché alla gente comune e senza le spalle coperte non stendono il tappeto rosso appena entrano in banca per chiedere un finanziamento. In questo articolo cercheremo di farvi capire se siete nelle condizioni per aprire una partita IVA o se è più conveniente mollare tutto e andare a vendere cocktail al cocco su un'isola deserta.
All'inizio aprire una partita IVA non costa nulla, bisogna mettere in conto solo la spesa del commercialista a cui si affida l'incarico e per la tenuta della contabilità, purtroppo queste formalità devono essere svolte da un professionista per evitare di sbagliare. Il consiglio, per evitare spiacevoli sorprese, è di firmare un contratto per conoscere in anticipo l'onorario.
Scorrendo la nostra lista virtuale occorre mettere in conto anche altre spese come il diritto annuo di iscrizione alla Camera di Commercio competente il cui importo è stabilito da un decreto ministeriale e varia di anno in anno.
Aprendo una partita IVA si è soggetto al pagamento dei contributi fissi INPS che ammontanto a 3 mila euro l'anno, comodamente rateizzabili in 4 rate trimestrali e che devono essere versati anche se il guadagno sarà nullo. In alcuni casi può essere necessario iscriversi all'INAIL con conseguente versamento annuale di un tributo di circa 100 euro. Infine imposte e tributi, meglio conosciuti come IRPEF e IRAP che non hanno un importo fisso ma vengono calcolate in base al reddito dichiarato. L'IRPEF comprende i redditi provenienti da terreni e fabbricati, interessi attivi, redditi di impresa, redditti da lavoro autonomo o dipendente e dipende dallo scaglione di reddito, mentre l'IRAP non si applica all'utile ma è proporzionale al fatturato.
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