Il caro-benzina a Ferragosto ha reso ancora più salata la vacanza degli italiani

Il caro-benzina sta tartassando gli italiani in vacanza, la causa è l'aumento del costo del petrolio che negli ultimi giorni ha recuperato le perdite.

Il caro-benzina è l'amara sorpresa che ha reso ancora più salato il conto degli italiani vacanzieri che hanno deciso di partire nel periodo di Ferragosto. Il rincaro, seppure modesto, del prezzo del petrolio, ha comportato un aumento consistente del costi per viaggiare per raggiungere le mete di villeggiatura. Durissima la denuncia del presidente del Codacons, Carlo Rienzi, che ha parlato chiaramente di un rincaro dei 'listini che svuotano le tasche di quei cittadini che restano in Italia durante il Ferragosto e decidono di muoversi in automobile'. Lo stesso Rienzi ha ricordato come rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente 'un litro di benzina costa mediamente il 9,4% in più, mentre per il gasolio il rincaro raggiunge quota +11%. In occasione del Ferragosto del 2016, infatti, la verde ai distributori costava poco più di 1,4 euro/litro, mentre ora supera quasi ovunque la soglia degli 1,5 euro al litro; ciò significa che per un pieno di benzina si spendono oggi 6,5 euro in più rispetto allo scorso anno, e quasi 7 euro in più per un pieno di gasolio'. Numeri che la dicono lunga sui costi eccessivi che gli italiani vacanzieri stanno sostenendo per muoversi con i propri mezzi. La riduzione delle accise è la soluzione che Rienzi ha individuato per ridurre il costo del carburante , tutelando le tasche dei consumatori: 'Crediamo sia giunta l'ora di mettere mano alla abnorme tassazione sui carburanti che vige nel nostro paese, iniziando dal ridurre quelle accise obsolete che ancora oggi pesano su ogni litro di benzina e portano i listini italiani ad essere tra i più cari d'Europa, e di adottare misure per garantire una equa variazione dei prezzi in rapporto alle quotazioni del petrolio'.