Confindustria: ripartono i consumi, ma la ripresa è debole
di Redazione
28/01/2016
La “Congiuntura Flash” di Confindustria, la tradizionale analisi a cadenza mensile condotta al fine di scoprire i periodi di ripresa o decrescita nel breve termine, sembra tracciare un quadro molto interessante per l’Italia, che si troverebbe nella doppia situazione di sostenere una ripresa piuttosto difficile e debole e contemporaneamente una flessione verso l’alto dei consumi, incentivati dalle esportazioni sostenute dalle politiche dell’Eurozona.
Gli aumenti principali della domanda interna sembrano invece favoriti da ordini e importazioni, nonostante un inizio 2016 pessimo per quanto riguarda la Borsa mondiale, che come sappiamo ha subito fasi altalenanti di salute, quando non veri e propri tracolli che hanno portato alla rivalutazione di materie prime ed ovviamente valute, tra cui il nostro Euro.
Il quadro complessivo della situazione si mantiene quindi abbastanza ambiguo e incerto, nonostante la presenza di alcuni segnali favorevoli: le imprese nostrane continuano purtroppo ad essere ancora impossibilitate ad una ripresa vera e propria, complice la difficoltà nell’apertura del credito concesso. Va comunque detto che per via dei forti colpi subiti dall’economia internazionale, il rischio al ribasso è sempre dietro l’angolo, che si spera comunque di tamponare con l’ascesa del PIL.
Quest’ultimo continua però a viaggiare a ritmi molto lenti, passando dallo 0,2% dell’estate 2015 allo 0,3% a conclusione dello stesso anno: il trend confermato di inizio 2016 sembra essere sullo stesso tenore, con prospettive di evoluzione abbastanza limitate. Lo stato di “sofferenza” prevalente degli stati della Zona Euro sembra comunque non limitare piccoli progressi delle imprese, che tentano di crescere almeno di pochi punti percentuali.
Il tutto, alla ricerca di un equilibrio internazionale che negli ultimi tempi si è dimostrato ancora più carente, complice il grande crollo del prezzo del petrolio, sicuramente uno dei tanti specchi di una crisi ancora più difficile da sanare.
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