Dal 4 luglio diremo addio ai cari, vecchi libretti al portatore

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libretti al portatore

Entrerà in vigore il 4 luglio la nuova normativa che vieterà definitivamente l’emissione di libretti al portatore, ecco i motivi.

L’addio ai libretti al portatore è ormai vicinissimo. A far data dal 4 luglio entrerà in vigore il decreto legislativo 90/2017 datato 25 maggio in recepimento della direttiva Ue 2015/849 che contiene norme sulla prevenzione al riciclaggio dei proventi da attività criminose e per prevenire il finanziamento a gruppi terroristici.

A mettere fine ad alcuni prodotti finanziari come i libretti al portatore è l’articolo 3 del dlgs 90/2017 che parla esplicitamente di limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore. Nella nuova normativa si specifica che ‘a decorrere dall’entrata in vigore della presente disposizione è ammessa esclusivamente l’emissione di libretti di deposito, bancari o postali, nominativi ed è vietato il trasferimento di libretti di deposito bancari o postali al portatore che, ove esistenti, sono estinti dal portatore entro il 31 dicembre 2018’.

Vengono invece salvaguardati i libretti nominativi poiché consentono di poter svolgere la fondamentale attività di controllo e identificazione del titolare che effettua movimenti in entrata e in uscita attraverso questo strumento finanziario. Non saranno più legittimi i conti e i libretti di risparmio in forma anonima. Questo divieto riguarderà sia i libretti aperti sul territorio nazionale che all’estero. La nuova normativa che abolisce definitivamente i libretti al portatore stabilisce anche che il dipendente di banca, all’atto in cui rilascerà un libretto al portatore, dovrà procedere all’identificazione del richiedente e del beneficiario.

Ogni soluzione che potrà oscurare l’intestazione di somme di denaro verrà messa definitivamente al bando. Ad oggi, la condizione per continuare a detenere o trasferire libretti al portatore è quella che l’importo contenuto non ecceda la somma di 1.000 euro.