Draghi pone il veto sul varo di nuove monete a circolazione interna

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Dopo la decisione del governo estone di varare una moneta interna, ecco la ferma presa di posizione di Mario Draghi.

Mario Draghi ha smentito la possibilità che gli stati appartenenti all’Ue possano coniare una moneta sovrana che circoli sul mercato interno. Ad una domanda rivolta al presidente della Bce da parte di un giornalista a proposito della paventata decisione dell’Estonia di coniare una valuta digitale, Draghi ha voluto mettere le mani avanti. Nessun paese, ha dichiarato il capo della Bce, può introdurre una propria moneta poiché l’unica moneta riconosciuta è l’euro.

Non ha voluto commentare l’ipotesi che anche in Italia possa circolare una nuova moneta interna sul modello di Bitcoin. Sull’inflazione, Draghi ha chiarito che non occorre rassegnarsi ad un periodo di bassa crescita dei prezzi: ‘Ho detto in numerose occasioni – ha ribadito – che l’inflazione alla fine si avvicinerà al nostro target di lungo periodo, cioè vicino ma sotto il 2%’. A dare fiducia al presidente della Bce sono i dati lusinghieri sulla crescita economica che ha già avuto ripercussioni positive sul mercato del lavoro, con una netta ripresa dell’occupazione.

Dal 2013, ha ricordato che sono stati creati 6 milioni di posti di lavoro anche se i dati sui salari nominali rimangono ancora negativi e in netto ritardo rispetto alla crescita dell’economia e rappresentano un chiaro freno all’inflazione e alla crescita. Fattori come la bassa produttività e le strategie sindacali mirate a conservare i posti di lavoro sono alcune delle cause dei salari ancora fermi al palo. Si è fatto troppo poco per incentivare l’incremento degli stipendi e questo ha determinato una scarsa propensione alla spesa e al risparmio.