Nel contesto socioeconomico contemporaneo, il panorama imprenditoriale sta affrontando una serie di trasformazioni particolarmente profonde, soprattutto in seno a fenomeni dai tratti rivoluzionari come l’avvento della tecnologia e la crescente iperconnessione globale. La digitalizzazione ha condotto all’abbattimento delle barriere geografiche, consentendo alle imprese di espandersi al di là dei confini territoriali e di interagire con i mercati esteri in maniera istantanea e, senz’altro, agevolata. Questo peculiare fenomeno ha spinto moltissimi imprenditori e aspiranti tali con un background solido ad affacciarsi oltre i confini del proprio territorio, proiettandosi verso le opportunità offerte dai mercati internazionali, estremamente vantaggiosi sotto diversi punti di vista. Poter accedere a nuove risorse, sviluppare una clientela fidelizzata più ampia e investire in tecnologia consente di ampliare le prospettive di crescita e rende possibile un modello di business più resiliente e diversificato, caratteristiche cruciali nei moderni panorami lavorativi. Il fenomeno della globalizzazione, unito all’innovazione tecnologica, ha creato un ambiente favorevole per chi desidera fare impresa all’estero, rendendo il mercato mondiale uno scenario positivo per nuovi investimenti. In ogni caso, è necessario puntualizzare sull’esistenza di diversi fattori da considerare per rendere, quella di fare impresa all’estero, una scelta strategica e di successo. Scopriamo, nelle prossime righe, alcuni dei più importanti.
Luogo in cui investire
Uno degli aspetti più importanti da prendere in considerazione nell’ambito delle imprese estere è proprio il luogo in cui investire. Determinati paesi, infatti, si rivelano più favorevoli di altri per specifici settori. Ogni nazione, del resto, offre vantaggi unici e svantaggi particolari, in termini di tasse, infrastrutture, stabilità economica e politica, tenendo conto che un trasferimento all’estero prevede anche l’assunzione di determinate responsabilità nella sfera personale della vita. Valutare il clima imprenditoriale e le condizioni dello specifico settore in una determinata area, dunque, è fondamentale per non compiere scelte avventate e ridurre i rischi d’impresa. Il valore dei mercati emergenti è di interesse per svariati professionisti, spinti, per esempio, a investire a dubai per poter riscontrare possibilità di crescita più rapide per il loro business.
Normative locali e burocrazia
Tra i fattori cruciali in grado di influenzare la scelta del luogo in cui investire per creare un’impresa all’estero troviamo, sicuramente, le normative di riferimento. Ogni paese, infatti, presenta delle regolamentazioni diverse, da valutare attentamente per comprendere i vantaggi delle normative fiscali, delle leggi sul lavoro e dei requisiti da ottenere per poter conseguire permessi e licenze. È importante, quando ci si proietta verso l’apertura di un’azienda internazionale, adattarsi in maniera rapida alla burocrazia del luogo, così da mantenere i caratteri di conformità legale e non incorrere in eventuali fattispecie avverse.
Rischi economici e politici
La stabilità politica ed economica di un determinato paese può influire in maniera molto profonda sulla sicurezza dei propri investimenti. Diverse nazioni, infatti, subiscono condizioni di instabilità politica che spingono interi business a spostarsi al di fuori dei loro confini, a causa di caratteri avversi come alti livelli di inflazione o svalutazione della moneta. Va anche detto, però, che molti di questi luoghi presentano un potenziale molto elevato sul lungo periodo, offrendo opportunità interessanti a chi è disposto a investire in mercati non esattamente sicuri e, per questo, non ancora saturi.
Costi di avvio e operativi
Un ultimo aspetto su cui è importante soffermarsi prima di aprire un’impresa all’estero riguarda i costi di avvio come quelli relativi agli affitti di una sede operativa, quelli logistici e quelli di acquisizione delle risorse, in maniera tale da comprendere l’effettiva sostenibilità della spesa. Alcuni paesi potrebbero, inoltre, presentare dei costi di produzione e mantenimento più bassi oppure offrire incentivi fiscali alle imprese e ai professionisti provenienti dall’estero.