Il crowdfunding continua ad essere uno dei principali metodi di finanziamento di start-up e di affermate imprese internazionali così come italiane, che hanno mutuato l’iniziativa della raccolta di fondi social dall’estero, per dare forma concreta a progetti che viceversa avrebbero potuto subire dilazioni nel tempo, oppure nei casi più spiacevoli non essere realizzati.
La CONSOB ha recentemente approvato modifiche al Regolamento generale che riguarda la raccolta fondi online che consente agli investitori di ottenere una partecipazione nella società, ovvero il cosiddetto “equity based crowdfunding”. I nuovi capitali di rischio a favore dell’azienda che organizza la raccolta potranno essere ottenuti a minor costo, ampliando inoltre il pubblico di aspiranti finanziatori che possono unire le proprie forze per contribuire allo sviluppo dell’idea imprenditoriale nel tempo.
I soggetti che potranno offrire supporto ad una parte del finanziamento complessivo richiesto avranno la possibilità di essere investitori professionali, comprendendo nella nuova nozione proposta dalla CONSOB anche i cosiddetti clienti professionali su richiesta, definiti come coloro che “possiedono le competenze necessarie” per poter valutare più obiettivamente possibile la tipologia di finanziamento che sta sottoscrivendo, prendendone in considerazione i rischi intrinseci.
E’ prevista inoltre una seconda categoria di investitori competenti a supporto del nuovo crowdfunding per imprese e start-up, costituita da“investitori a supporto dell’innovazione”, capaci di provvedere finanziamenti spesso formati da somme ingenti, in favore di una particolare tecnologia produttiva oppure organizzazione collettiva che ritengono meritevole di sviluppo e supporto nel tempo. Questa particolare tipologia di finanziamento potrebbe rivelarsi molto utile per le start-up in possesso di asset interessanti, anche se ancora da far maturare.
La CONSOB prevede infine, nel documento che disciplina il passaggio alle nuove regole, la riduzione dei costi necessari al trasferimento di capitali, così come l’ampliamento generale degli strumenti di funding approvati, in modo da rendere la disciplina più flessibile e meno costrittiva nei confronti di iniziative alla ricerca di un’impostazione fresca e solida.