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Finanziamenti europei, qual è la situazione italiana?

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di Redazione

01/04/2016

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La maggior parte dei finanziamenti europei rivolti all’Italia viene utilizzata secondo gli scopi proposti, una volta erogati? La risposta sta nella tipologia del prestito effettuato a favore delle iniziative più rilevanti, a livello socio-economico, intraprese dal nostro paese. Predisporre un piano di finanziamento efficace è senz’altro compito di un buon legislatore a livello europeo, le cui direttive verranno poi recepite in Italia dai project manager che vorranno far risaltare la propria capacità imprenditoriale nel far fruttare le somme concesse. Questa prospettiva dovrà essere realizzata nel migliore dei modi se, entro lo scoccare della fine del 2016, il nostro paese vorrà approvare per tempo i piani previsti per l’uso dei fondi europei. Il loro importo è senz’altro rilevante, essendo costituito da ben 43 miliardi di Euro, utilizzabili fino al 2020. Il bacino di utenza di tali finanziamenti, come detto, è molto vasto in Italia come in altri paesi dell’Europa: il settore pubblico, l’imprenditoria costituita dal fitto bosco delle start-up, le piccole e medie imprese alla ricerca di incentivi, e soprattutto enti privati, con finalità di profitto così come non-profit. Promuovere simili progetti, differenziati nel loro impatto sul benessere collettivo, che si tratti del settore primario o del terziario in continuo sviluppo (per cui vengono proposte anche iniziative di social lending in Italia) rappresenta uno degli scopi principali dei finanziamenti dell’Unione Europea rivolti al nostro paese, presentando di conseguenza dei business plan che possono partire dallo sviluppo dell’istruzione alla tutela dell’ambiente; così come all’erogazione di sussidi in denaro a favore dei meno abbienti e bisognosi. Ricordiamo inoltre che assieme ai finanziamenti destinati in maniera specifica a tutelare le iniziative imprenditoriali capaci di aiutare le società individuali o collettive già poste in essere, vengono destinati specifici fondi (un esempio eclatante è il Fondo Garanzia Giovani, in particolare l’iniziativa SELFIEmployment, che sembra essere stata positivamente accolto laddove esistano i requisiti applicabili) per aiutare coloro che volessero avere un’attività in proprio a realizzare i propri desideri: un’opportunità che, ovviamente, il paese non può permettersi di sprecare.
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