Fisco, gli studi di settore vanno in soffitta: arrivano gli Isa per 1,4 mln di contribuenti
di Redazione
22/09/2017
Il fisco cambierà per molte categorie di liberi professionisti e commercianti, con l'addio agli studi di settore e l'introduzione degli Isa.
I temuti 'studi di settore' andranno in pensione, sostituiti dagli Isa, i nuovi indici sintetici di affidabilità che riguarderanno ben 1,4 milioni di contribuenti. A confermarlo è stato lo stesso direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che ha firmato proprio il provvedimento che individuerà i 70 indici che dovranno essere applicati per l'anno di imposta 2017 e che verranno elaborati entro il mese di gennaio 2018. Una volta entrato a regime il nuovo criterio che sostituirà gli studi di settore, sarà di 4 milioni di contribuenti la platea coinvolta nel nuovo indice sintetico di affidabilità. Entrando maggiormente nei dettagli, saranno ben 29 gli Isa che riguarderanno il comparto del commercio. Le aree interessate sono quelle del commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo video e audio, oltre agli esercizi commerciali dedite alla vendita di elettrodomestici, articoli sportivi, giochi e commercio e ingrosso di mobili. Il settore dei servizi sarà interessato da 17 Indici sintetici di affidabilità, tra i quali anche gli autoriparatori, i parrucchieri, gli intermediari immobiliari, i villaggi turistici e i ristoratori. Per le manifatture sono ben 15 gli indici individuati e concernono la fabbricazione di articoli da viaggio, la lavorazione e trasformazione del vetro, le calzature e i prodotti in gomma. I liberi professionisti saranno interessati da 9 diverse attività di lavoro autonomo, tra le quali quelle dei disegnatori grafici, gli studi legali e i geometri. Nel milione e quattrocentomila contribuenti interessati da nuovi indici, 168mila saranno gli intermediari del commercio e quasi 145mila gli avvocati. Coloro che risulteranno 'affidabili' potranno beneficiare di 'premialità' a livello fiscale ed esclusi da accertamenti analitici-presuntivi.Articolo Precedente
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