Da gennaio 2018 arriva il reddito di inclusione, un sostegno contro la povertà
di Redazione
14/07/2017
Ecco a cosa servirà il reddito di inclusione, il provvedimento che il governo introdurrà per sostenere le famiglie che versano in condizioni di povertà.
La recente approvazione del ddl del governo ha di fatto aperto le porte al reddito di inclusione, la nuova forma di sostegno al reddito per contrastare la povertà. La crisi economica ha reso quasi cronico lo stato di disoccupazione in cui versano tantissime famiglie, soprattutto al sud. Famiglie che sono impossibilitate ad onorare il mutuo per la casa, le spese per fare studiare i figli o le più banali esigenze come i costi per mantenere l'automobile o per fare la spesa. Il nostro paese è attanagliato dalla più grande crisi economica mai vista dal dopoguerra ad oggi, come ha avuto modo di sottolineare anche il Centro Studi di Confindustria che ha evidenziato, in uno studio analitico, come il reddito medio per abitante si sia assottigliato negli ultimi anni, con un calo di quasi 12 punti percentuali dal 2007 al 2014. Questa contrazione del reddito si è, inevitabilmente, riverberata sui consumi degli italiani che stanno raschiando il fondo del barile, rinunciando in alcuni casi anche ad acquistare beni di prima necessità. La povertà ha ridotto sul lastrico anche tantissimi giovani al sud. Si stima che siano circa 2 milioni le persone fino a 34 anni di età che non sono in grado di auto sostentarsi. Le risorse per finanziare totalmente il reddito di inclusione verranno attinte dalla fiscalità generale, per questo motivo sarà fondamentale un monitoraggio costante per evitare che diventi l'ennesima fonte di sprechi e di inefficienze, finanziando coloro che intendono lucrare su queste risorse. L'obiettivo che dovrà porsi l'esecutivo sarà quello di dotarsi degli strumenti necessari per verificare, in modo scrupoloso, che tali risorse finiscano nelle tasche di chi ne ha realmente bisogno.Articolo Precedente
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