Imu e Tasi: ecco chi è esente dal pagamento delle due imposte

Ecco chi è esente dal pagamento di Imu e Tasi secondo la recente riforma introdotta dal Governo Renzi.

Il pagamento di Imu e Tasi dovrà essere completato entro il 16 giugno per quanto concerne l'acconto. Grazie alla recenti riforme introdotte dal Governo Renzi, l'odiato balzello non si dovrà pagare per la prima casa. Per prima casa si intende ovviamente l'abitazione principale, cioè quella dove si risiede abitualmente e dove abbiamo eletto la residenza. Coloro che non vivono abitualmente sulla prima casa, anche se l'hanno acquistata come tale, dovranno pagare l'Imu e la Tasi esattamente come se si trattasse di una vera e propria seconda casa. Per quanto riguarda le esenzioni, oltre alla prima casa non di lusso, i proprietari non dovranno soggiacere all'imposta se sull'immobile c'è un diritto di usufrutto, il diritto di abitazione del coniuge superstite e per le abitazione che il giudice ha assegnato al coniuge separato (in questo caso pagherà chi utilizza l'immobile). Fra le categorie di abitazioni che sono esenti dal pagamento di Imu e Tasi rientrano anche le case popolari, gli immobili appartenenti al personale di polizia, VVFF, e Forze Armate che non siano di lusso, le case assegnate dalle cooperative indivise a studenti o soci e le case appartenenti a soggetti ricoverati permanentemente in case di cura se queste non risultano affittate. Esclusi dal pagamento dell'imposta anche i terreni agricoli, ma solo quelli che appartengono ad imprenditori agricoli professionali o che appartengono a coltivatori diretti. Per quanto riguarda la Tasi, va detto che l'imposta è dovuta in parte anche dall'occupante dell'immobile se la casa è data in locazione o in comodato d'uso per un periodo superiore a 6 mesi in una percentuale che non può comunque superare il 30%. Il rimanente 70% spetta al proprietario. Se l'occupante la usa come abitazione principale, allora sarà esente dal pagamento.