Istat, cala la fiducia dei consumatori a Febbraio

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Il nuovo indice di fiducia dei consumatori relativo al mese di Febbraio, calcolato come sempre dall’ISTAT, sembra riflettere un clima di crisi, per quanto contenuto, rispetto ai valori calcolati a Gennaio (i 114,5 punti attuali contro i 118,6 di inizio anno). Il dato in questione è comunque controbilanciato da un indice di fiducia delle imprese in ascesa, che passa a un buon 103,1; tuttavia l’ottimismo che si potrebbe rilevare da questo indicatore non si riflette in aspettative per la salute economica del paese destinate a salire nei prossimi mesi.

Una parte consistente dei consumatori si è infatti espressa in modo da far decrementare l’indice relativo da 23 a 4, segno di una crisi collettiva che si riflette comunque in un trend che dura dal 2015, con giudizi sui prezzi applicati che segnano un valore di -26 (da -25 dello scorso anno) e sulla manifattura, che nonostante tutto sembra essere uno dei settori produttivi più promettenti e meno soggetti a giudizi negativi, essendo la variazione di fiducia contenuta in un piccolo decremento (da 103 a 102 punti totali).

La maggiore stabilità, e con essa le aspettative di ripresa futura da parte dei cittadini italiani, si trova in settori da sempre molto attivi e da cui si richiede molta produttività nonostante la stazionarietà generale: i servizi di mercato e le costruzioni, che passano rispettivamente a 106 e 119,3 punti confermando un trend ascendente. Ci si aspetta molto anche dal commercio al dettaglio, tra i più probabili candidati dall’ISTAT, nonché dal “sentiment” degli operatori, a far risollevare la situazione fiduciaria del paese.

Tra i settori più in difficoltà sotto questo punto di vista rimangono le imprese artigiane, con attese in merito all’attività produttiva e la gestione complessiva delle scorte forse eccessive per la congiuntura economica in cui versa l’Italia: le attese di nuovi ordini e il miglioramento dei rapporti con gli operatori esterni potranno giovare anche a realtà così rilevanti per il tessuto economico nostrano?

La prossima rilevazione ISTAT ci permetterà di scoprire variazioni in aumento o in diminuzione, per segnare anche primavera 2016 come una stagione di rialzi o ribassi in merito alla fiducia nel paese.