Made in Italy, nuovi incentivi per promuovere l’economia italiana

Il nostro paese è, come sappiamo, impegnato in un’assidua ricerca di metodi che permettano di contenere quanto più possibile il discusso fenomeno della contraffazione, che investe piccole, medie e grandi imprese a prescindere. Il problema è tuttavia più sentito dai piccoli marchi artigiani ed in generale le società saldamente presenti nel tessuto sociale della produttività italiana, che periodicamente possono affrontare comunque cali di reputazione e vendita a causa di imitazioni scarsamente riuscite dei loro principali prodotti.

Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha quindi optato, dopo alcuni mesi trascorsi a ponderare le migliori iniziative con cui fronteggiare questo fenomeno abusivo, per l’inaugurazione di due nuovi bandi, entrambi già in vigore da pochi giorni, chiamati rispettivamente “Marchi + 2” e “Disegni + 3”.

In cosa consistono entrambi i bandi? Il primo è destinato a sostenere il marchio della società sottoscrittrice all’estero, sia nell’area delimitata dall’Unione Europea che nei paesi extra-UE. L’ammontare di denaro disponibile per Marchi + 2 dal Ministero è di 2.800.000 Euro, che oltre a permettere una migliore copertura in merito alla proprietà intellettuale dei marchi, permetterà inoltre una tutela efficiente in merito alla distribuzione del prodotto, spesso non rappresentato adeguatamente nella sua commercializzazione proprio perché lontano da un contesto di originalità della produzione e di una politica di vendita ufficiale.

Il secondo bando, Disegni + 3, è stato lanciato proprio nei primi giorni di Marzo e prevede un fondo di 4,7 milioni di Euro proposto per l’incentivazione della realizzazione e della più ampia valorizzazione di modelli e disegni a carattere industriale, soprattutto durante la creazione e la produzione di nuovi prodotti da ascrivere ad un brand specifico.

Difendere quindi la creatività e la proprietà intellettuale, nonché la lotta alla contraffazione, è il proposito del governo italiano per garantire un futuro più roseo alle imprese produttrici, attribuendo giuste risorse ad una causa dalla quale ci ricaveranno anche i consumatori.