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Meta description: quali regole seguire per un miglior posizionamento SEO?

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di Redazione

17/01/2016

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Meta description e SEO si coniugano in un legame non proprio diretto, ma non per questo meno importante. Spesso si tende a sottovalutare la potenza della meta description all’interno dei contenuti pubblicati online, quando in realtà, se questa è coerente con il reale contenuto del prodotto diffuso, può aiutarci a ridurre notevolmente la frequenza di rimbalzo e dunque favorire la permanenza dell’utenza sul nostro sito web.

Poche parole che possono essere di grande aiuto nel posizionamento sui motori di ricerca, a patto di seguire alcune semplici regole, facili da fissare in mente ma soprattutto rapide da applicare nel nostro lavoro quotidiano. Ecco cosa dobbiamo ricordare quando redigiamo la meta description nei nostri lavori.

Innanzitutto valutiamo bene la lunghezza della stessa, che non dovrebbe mai superare i 150 caratteri e mai andare sotto i 130. I primi caratteri della meta description dovrebbero contenere i dati più importanti che vogliamo comunicare, in quanto potrebbe accadere che Google vada a ridurre lo spazio a disposizione per la descrizione in favore dell’aggiunta di altre informazioni, quali la data, l’autore e via dicendo. Le parole contenute all’interno di questo range di caratteri deve però essere veritiero, coerente con quanto poi effettivamente presente nel contenuto, onde evitare una rapida fuga del malcapitato utente.

Una buona meta description che possa aiutare nel posizionamento SEO dovrebbe essere abbastanza convincente da spingere l’utente a compiere un’azione ed usufruire di quanto da noi creato. Per questo è importante che non ci sia discrepanza tra ciò che è descritto e ciò che realmente è presente, anche perché un’alta frequenza di rimbalzo è letta dal motore di ricerca come uno scarso apprezzamento da parte dell’utente e dunque il contenuto potrebbe essere penalizzato.

Breve, coerente col contenuto, con un chiaro invito all’azione ma anche definita dalla keyword – o dalle keyword – che abbiamo scelto di aggiungere al contenuto creato. Anche se questo non è un meccanismo automatico, quando andiamo a inserire la keyword scelta nella meta description aumentiamo le probabilità che Google scelga proprio quella keyword per definire il nostro contenuto e non un'altra diversa ma magari ritenuta più idonea dalla Big G. Pochi accorgimenti a cui se ne aggiunge un altro, ultimo della lista, che non deve essere sottovalutato.

Spesso si tende a infarcire un contenuto pubblicato di diverse meta descriprtion, pensando ingenuamente che spalmare più termini nei diversi spazi disponibili possa in qualche modo aiutare nel posizionamento sui motori di ricerca. Una strategia SEO questa spesso utilizzata dai meno esperti, che di per sé non ha ripercussioni negative sul posizionamento stesso, ma che rischia però di destabilizzare l’utente che potrebbe non avere chiaro il contenuto del link.

Se possibile, è sempre consigliabile scrivere una sola meta description e utilizzare quella per compilare tutti gli spazi inerenti a uno stesso contenuto. Laddove non fosse possibile compilare tutti gli spazi disponibili nel medesimo modo, o laddove non si abbia voglia di farlo, è sempre meglio lasciare il campo vuoto, così da far valutare al motore di ricerca cosa inserire senza rischiare di danneggiare il nostro posizionamento SEO.

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