Passare dal regime ordinario al forfetario

Negli ultimi giorni ci siamo occupati in più occasioni del nuovo regime forfetario, un regime fiscale che prevede un’imposta sostitutiva del 15% e che, sostanzialmente, andrà ad abbracciare tutte quegli esercenti attività d’impresa, arte o professioni che non hanno una struttura particolarmente ampia alle spalle. Abbiamo altresì ricordato che il regime opererà in via naturale, consentendo un ingresso automatico a tutti coloro i quali posseggono i requisiti individuati dalla norma.

Ebbene, in merito è bene ricordare come il passaggio dai regimi ordinari non forfetari di tassazione delle imposte sui redditi (la regola vale anche per il regime semplificato) al nuovo regime agevolato (o, di contro, viceversa) può determinare effetti di duplicazione o salti di imposta che il legislatore ha comunque voluto evitare prevedendo una specifica disciplina ad hoc.

Più chiaramente, la manovra stabilisce che nell’ipotesi di passaggio da un periodo di imposta soggetto al regime forfetario a un periodo di imposta soggetto al regime ordinario, tutti i ricavi e i compensi che hanno già concorso alla formazione del reddito nei periodi soggetti al regime forfetario, non assumeranno alcuna rilevanza nei periodo di imposta successivi (ancorché di competenza di questi esercizi). Inoltre, il passaggio dal regime ordinario di detraibilità, a un regime forfetario, comporta l’obbligo di restituzione dell’Iva precedentemente detratta, stando a quanto affermato dal Dpr 633/1972.

Si tenga infine conto che se viene meno uno dei requisiti che permettono di godere del regime forfetario o, di contro, se si dovesse verificare una delle cause di esclusione, il regime cesserebbe di avere effetto dall’anno successivo. Si precisa infine che la fuoriuscita può avvenire anche in seguito a un avviso di accertamento divenuto definitivo, e che in presenza di un evento quale sopra indicato, il contribuente tornerà ad essere tenuto a tutti gli adempimenti relativi all’applicazione del regime ordinario (come l’istituzione dei registri contabili e dell’Iva).