Petrolio, l'Opec rialza le stime per l'anno in corso e il 2018

Ecco le stime dell'Opec sulla domanda di Petrolio e la clamorosa decisione di Bnp Paribas che non finanzierà più i produttori di oro nero.

La stima sulla domanda di Petrolio si alzerà non solo per quest'anno ma anche per il prossimo. Questo è quanto previsto dall'Opec, anche sull'onda lunga delle buone notizie che giungono sul fronte economico, con il rafforzamento dell'economia globale e il calo delle forniture nei paesi non Opec. La stessa organizzazione ha previsto forniture per 33,1 milioni di barili al giorno di greggio Opec per l'anno venturo, che equivalgono a 200 mila circa in più rispetto alla stima dello scorso mese. Sorridono anche i dati relativi alla proiezione sulla domanda globale con un incremento di circa 100 mila barili al giorno, toccando quota 98,2 milioni. Una brutta notizia sul fronte petrolio giunge da Bnp Paribas, il colosso finanziario francese, che per bocca del direttore generale ha ammesso che verranno chiusi i 'rubinetti' del credito nei confronti dei gruppi specializzati nella produzione di petrolio e di gas, ottenuti mediante trattamento chimico degli scisti. Il banchiere transalpino, Jean Laurent Bonnafè ha preannunciato quale sarà il nuovo indirizzo che verrà seguito: 'Di fronte al cambiamento climatico - ha dichiarato il dirigente - gli attori dell'economia mondiale hanno l'obbligo di impegnarsi più risolutamente nella transizione energetica, favorendo e utilizzando quindi forme meno inquinanti di energia, e l'obiettivo di far diminuire di 2 gradi la temperatura mondiale entro la fine del secolo'. Insomma una svolta ecocompatibile che fa onore al gruppo bancario francese. Non verranno più finanziate società che sono impegnate nelle forme tradizionali di produzione di petrolio e nello sfruttamento di sabbie bituminose per estrarre idrocarburi. Verranno erogati 15 miliardi di euro per finanziare le fonti energetiche rinnovabili.