Preoccupa lo stato dell’economia italiana
di Redazione
02/11/2016
La situazione dell’economia nazionale è piuttosto grigia, preoccupante; Molti sono i segnali negativi, la negatività del giudizio Europeo sulla manovra decisa dal Governo Renzi, tutta basata sul deficit e con coperture economiche aleatorie, incerte. Lo spread è tornato a rialzarsi, attestandosi a quota 157, certo ben distante dal livello di inizio crisi ma il trend non va assolutamente bene. Gli investitori sono alquanto cauti e pessimisti, anche per l’esito del referendum che potrebbe, facilmente, esitare un No, con la vanificazione delle riforme strutturali disegnate dal Governo.
La BCE attraverso il Governatore Mario Draghi ha delineato un proseguimento del Qe anche dopo la data limite di marzo 2017 ma non si sa per quanto potrà continuare e questo è ciò che mantiene ancora in piedi l’economia italiana: nel momento in cui dovesse cessare l’acquisto di titoli di Stato da parte della BCE, come richiesto dalla Germania, l’economia italiana ne subirebbe tutti gli effetti negativi e registrerebbe uno scossone deleterio.
Attualmente l’Italia è sull’orlo del ritorno alla deflazione e non va bene nemmeno l’andamento industriale. Insomma, nubi nere si addensano sul Governo il cui Primo Ministro sta già sulla soglia con un piede mezzo fuori e l’incertezza politica si riflette sugli investitori che attendono il 4 dicembre per decidere se vale la pena di investire sull’Italia oppure no. Il pericolo è di avvicinarsi pericolosamente all’uscita dall’Eurozona per la quale siamo i primi candidati.
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