Prestiti bancari, tassi ai minimi e trend in crescita

L'Associazione Bancaria Italiana (ABI) segnala ultimamente al mondo dell'Economia dati da cui si può desumere una maggiore fiducia verso le attività finanziarie dedicate al settore dei prestiti a famiglie e imprese per quanto riguarda il mese di Febbraio. Rispetto a inizio anno, infatti, le cifre in aumento in termini di impieghi economici a favore di queste due categorie segnano quota 2,5 miliardi di Euro in più, con depositi crescenti del 3,5% totale. In un panorama che ritroviamo quindi in rapido cambiamento rispetto alle cifre dello scorso anno, l'ABI ci conferma inoltre tassi inferiori alla media di Gennaio, che è scesa fino a toccare il 2,40% per quanto riguarda l'erogazione di prestiti a tema abitativo, soprattutto per l'acquisto di un immobile. Anche le imprese beneficiano di questa situazione particolarmente favorevole, godendo di una discesa del tasso medio dal 2,03% ad un più blando 1,90%. Complice di questa rinnovata fiducia verso il mondo dei prestiti è anche il calo delle sofferenze bancarie, per una parte delle quale era stato prospettato il beneficio di garanzia pubblica. Da Gennaio ad oggi, in sede di rilevazione degli ultimi dati disponibili, esse sono passate a circa 83 miliardi di Euro calando rispetto a Dicembre di 5,4 miliardi di Euro. Si tratta di un trend più che favorevole per le banche, dal momento che la garanzia sofferenze proposta con la partecipazione delle valutazioni della Commissione Europea non sembrerebbe riscuotere più di tanta fiducia da parte del mercato. Quindi, in conclusione, nonostante le recenti risoluzioni della BCE riguardo gli effetti a livello macroeconomico del taglio dei tassi debbano ancora essere verificate in tutte le loro conseguenze, una cosa è certa: i mutui immobiliari rappresentano uno dei servizi finanziari più richiesti, specialmente a livello di tasso fisso (fino a costituire i 2/3 del totale della domanda), dotato di maggiore probabilità di crescita e convenienza nell'immediato futuro, mentre continua ad aumentare di cifre importanti (135 miliardi di Euro) il numero di impieghi economici verso imprese e famiglie.