Quattordicesima Inps in crescita esponenziale per i residenti all’estero, Boeri: ‘Una anomalia’

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Ecco il monito di Boeri sulla quattordicesima Inps pagata ai residenti all’estero che si tradurrà in un danno per l’economia italiana.

Duro attacco del presidente dell‘Inps, Tito Boeri, contro le pensioni e la quattordicesima Inps pagate ai residenti all’estero che andrebbero, secondo la sua tesi, a ridurre sensibilmente gli oneri di spesa sociale di altri paesi. Intervenendo all’audizione che si è svolta in mattinata davanti al Comitato permanente sugli italiani nel mondo, Boeri ha evidenziato come questi trasferimenti di denaro non si traducono, per il nostro paese, in un ritorno in consumi.

Solo nel 2017, l’erogazione da parte dello stato italiano di quattordicesime all’estero è cresciuto in modo esponenziale (il 131%). Boeri ha ricordato come la legge di bilancio 2017 ha allargato di fatto la platea dei soggetti che possiedono i requisiti per il percepimento della quattordicesima Inps. In questo modo è cresciuta anche la platea dei soggetti residenti all’estero che percepiscono questo beneficio per un totale di 35,6 milioni di euro.

Secondo le statistiche il 39,6% dei cittadini che percepiranno la quattordicesima Inps ma che non vivono in Italia, sono residenti in Europa, mentre il 36,1% ha scelto di vivere in America meridionale, mentre il 12,6% vive in America Settentrionale. ‘In questi paesi – ha ricordato Boeri – esistono già redditi minimi garantiti, il cui accesso è basato sul reddito’. In questo modo, secondo il presidente dell’Inps, la nostra quattordicesima ‘ridurrà gli oneri per spesa assistenziale di altri paesi’.

Ad oggi sono 373mila le pensioni pagate dall’Inps ai residenti all’estero per un importo totale di 1 miliardo di euro. In assenza di ‘reciprocità’ con gli altri paesi, si è creata una anomalia che ormai è in costante aumento. Da tempo si caldeggia una soluzione normativa per mettere fine a questa disparità.