Regime agevolato per Partita Iva: ecco cos'è e chi può beneficiarne
di Redazione
22/06/2017
Ecco cos'è il regime agevolato per Partita Iva che è stato introdotto dalla legge di Stabilità nell'anno 2015.
Nel 2015 venne introdotto il regime agevolato per partita Iva. Una misura che ha consentito ad artigiani, imprenditori e lavoratori autonomi di poter beneficiare del cosiddetto regime forfettario che la Legge di Stabilità destinò a beneficio degli operatori economici di ridotte dimensioni. Un regime ancora in vigore, che ha introdotto delle semplificazioni ai fini Iva mediante l'applicazione di una imposta unica in sostituzione di quelle previste precedentemente. Grazie al regime agevolato per partita Iva, il fisco consente ai possessori di partita Iva, senza necessità di dover fare alcuna ulteriore dichiarazione, di pagare solo un'imposta del 15% contro il 23-27% di una partita Iva a regime ordinario. Una riforma che ha consentito a decine di migliaia di operatori economici di alleggerire la pressione fiscale gravante sulle proprie entrate. Al fine di agevolare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, la Legge di Stabilità del 2016 ha stabilito che per i primi cinque anni il reddito d'impresa sia assoggettato ad una imposta del 5%. Il vantaggio dell'applicazione del regime dei minimi è tanto evidente quanto semplice da individuare. Una volta calcolato il reddito imponibile, il contribuente si vedrà applicata un'imposta del 15% in sostituzione delle imposte su redditi, addizionali regionali e Irap. Il regime dei minimi non è soggetto ad alcuna scadenza e quindi non è assolutamente legato agli anni di attività ma solo al reddito prodotto dall'azienda. Ma quali sono i soggetti che possono accedere al regime agevolato per partite Iva ? Secondo la norma che introdusse il regime dei minimi ad avere accesso a questa beneficio fiscali sono gli operatori economici che hanno conseguito ricavi o percepito compensi che non superano i limiti fissati dal codice Ateco. Inoltre hanno accesso coloro che hanno sostenuto spese complessive per lavoratori dipendenti, parasubordinati e associati non superiori a 5mila euro lordi e coloro che hanno sostenuto uscite economiche per acquistare stock di beni strumentali per un valore non superiore a 20mila euro.Articolo Precedente
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