Sharing economy, il nuovo obiettivo delle imprese cooperative
di Redazione
29/02/2016
Il mondo dell’economia italiana, europea e mondiale sta avvertendo sempre più la necessità di superare i profondi fattori di crisi attraverso l’adozione di nuovi paradigmi, attraverso i quali si rielabora il classico concetto di scambio di un bene o servizio con un corrispettivo in denaro. La Sharing Economy, o economia della condivisione, sembra per questo motivo destinata a lasciare un profondo segno anche nel nostro paese, partendo dalle società a scopo mutualistico, meglio conosciute come cooperative.
Le cooperative italiane si stanno muovendo silenziosamente ma con sempre più voglia di cambiare il tessuto sociale dedito alla creazione di rapporti economici: è quanto si evince anche dal recente convegno di Confcooperative Ferrara, Irecoop Regionale e la regione Emilia-Romagna, che presso il consorzio ferrarese ha esposto i limiti passati e presenti dell’economia condivisa nella prospettiva di ampliarne i confini al più presto.
I legami creati dalla Sharing Economy sono incentrati sulla mutualità e sul rispetto reciproco dei valori umani, visti anche come mezzi per creare delle esternalità positive, ovvero comportamenti di rinforzo che possono premiare chi è onesto ed equo nell’esercizio di un’attività imprenditoriale orientata secondo questi principi.
Sono per questo motivo stati presi in esame diversi schemi in grado di riassumere i punti deboli del capitalismo moderno, ponendo al centro dell’attenzione diverse modalità di governance dell’impresa, che dovrà redistribuire la ricchezza prodotta su tutto il territorio, in maniera più egalitaria di quanto non sia già stato fatto finora, a seconda dei bisogni degli individui e delle famiglie.
Si arriva così alla sempre più concreta proposta di una legge che possa assicurare ad ognuno una remunerazione degna, promuovendo e regolamentando la condivisione di be le sempre più essenziali informazioni, in modo da creare un circolo virtuoso lungo il quale instradare quella che si spera essere la ripresa economica e sociale dell’Italia.
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