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Stipendi, non potranno più essere pagati in contanti: ecco la nuova norma e le sanzioni

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di Redazione

20/11/2017

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Ecco la nuova norma sul pagamento degli stipendi che è già stata approvata dalla Camera dei Deputati e che presto diventerà legge.

Gli stipendi non verranno più erogati con pagamento in contanti. Le retribuzioni, secondo una recente proposta di legge, dovranno essere fatte solo mediante l'intermediazione degli istituti bancari o attraverso uffici postali. La proposta di legge di fatto ha ottenuto il placet questa mattina da parte della Camera dei Deputati. Successivamente si dovrà attendere il passaggio a palazzo Madama per la votazione definitiva. Ad illustrare la nuova norma ci ha pensato la prima firmataria, Titti Di Salvo, dem e vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera. La legge spiega in modo molto chiaro che le modalità di pagamento dello stipendio non potranno prescindere dall'intermediazione di un conto corrente. I datori di lavoro o committenti dovranno corrispondere la retribuzione ai lavoratori, o gli eventuali anticipi, mediante un istituto bancario o un ufficio postale utilizzando i seguenti sistemi: accredito diretto sul conto corrente del lavoratore, pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale, emissione di un assegno da parte dell’istituto bancario o dell’ufficio postale che dovrà essere consegnato direttamente nelle mani del lavoratore o, in caso di impedimento che dovrà essere comprovato, a un suo delegato. Nel testo di legge già approvato dalla Camera dei Deputati, vengono definite anche alcune regole precise che riguardano in modo specifico i datori di lavoro: Non possono essere corrisposte la retribuzione per mezzo di assegni o di somme contanti di denaro, indipendentemente dalla tipologia del rapporto di lavoro instaurato. Chi violerà queste regole andrà incontro a salatissime sanzioni che vanno dai 5mila ai 50 mila euro. La nuova norma entrerà in vigore e sarà effettiva a 180 giorni dalla pubblicazione in G.U.
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