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Tari gonfiata, a chi spetta rimborso tassa sui rifiuti

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di Redazione

13/11/2017

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Ecco il vademecum che spiega come ottenere rimborso tassa sui rifiuti e perchè è stato commesso errore nel calcolo.

In questo articolo vi spiegheremo a chi spetta rimborso tassa sui rifiuti gonfiata dai Comuni che hanno commesso errori nel calcolo dell'imposta. Dal 2014 il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti si paga attraverso una tassa chiamata Tari che si calcola in base a due distinte componenti. Una componente è rappresentata dalla quota fissa legata ai metri quadrati dell'immobile, mentre la parte variabile è legata al numero di componenti del nucleo familiare. Perchè i comuni hanno commesso errori nel calcolo ? La quota variabile si riferisce non all'immobile in sé ma all'utenza comprensiva delle pertinenze (cantina, garage, eccetera), diversamente dalle aliquote Imu per le quali si considerano l'unità immobiliare intesa in senso catastale. L'errore nel calcolo commesso da molti comuni deriva proprio dall'applicazione a ogni unità immobiliare sia della quota fissa che di quella variabile, mentre quest'ultima, essendo relazionata solo al numero degli occupanti, andrebbe associata all'intera utenza. I comuni, commettendo questo errore, hanno applicato la quota variabile più volte, sia per l'immobile principale che per le pertinenze, anziché computarla una volta sola. Per questa ragione, i contribuenti potranno ottenere rimborso Tari gonfiata facendone apposita richiesta. Ma a chi spetta rimborso tassa sui rifiuti ? Ad averne diritto sono i proprietari di unità immobiliari che possiedono delle pertinenze (cantine, garage, box auto ecc.) e che risiedono nei comuni che hanno applicato illegittimamente la Tares nel 2013 e la Tari in vigore dal 2014. Per capire se si ha diritto al rimborso occorre guardare gli avvisi di pagamento ricevuti. Se sull'avviso di pagamento la quota Tari è dettagliata anche nella parte variabile, va verificato il dettaglio. Bisogna verificare se sono state addebitate quote anche per le pertinenze (conteggiate separatamente più volte). In tal caso si ha diritto al rimborso. Se invece l'avviso di pagamento non contiene dettaglio, basterà procurarsi copia del regolamento comunale sulla Tari, che include le modalità di calcolo della quota variabile e fare il ricalcolo per capire se l'utente ha pagato una Tari gonfiata e quindi superiore a quanto dovuto.
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