Ubi Banca: utile a 167,3 milioni nella tonica trimestrale

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Una trimestrale tonica per Ubi Banca i cui dati hanno confermato la fattibilità del piano al 2020, ecco i dati della terza trimestrale fino settembre.

Ubi Banca può sorridere dopo la terza trimestrale che ha confermato la fattibilità del piano al 2020. Nei conti vengono incluse anche le acquisizioni delle tre banche (Marche, Etruria e CariChieti) e includono anche l’impatto dell’allocazione del badwill, determinato a 995 milioni. Al netto delle poste non ricorrenti, l’utile del gruppo cosi composto si è attestato a 167,3 milioni, sintesi del risultato di Ubi stand alone, pari a 190,1 milioni di euro,mentre di quello delle tre banche acquisite, è pari a -22,9 milioni.

Comprendendo anche le poste non ricorrenti, le prime tre trimestrali dell’anno si sono chiuse sempre per il gruppo allargato con un utile netto di 702 milioni di euro. Per quanto concerne il contributo di Ubi stand alone, si è registrato un incremento del 6,8% a 1.056,2 milioni anche grazie all’apporto positivo delle commissioni su servizi di gestione, intermediazione e consulenza (+8,3% a 601 milioni), influenzate anche dall’incremento corposo del risparmio gestito e assicurativo (+4,9% a 455 milioni).

Il risultato netto dell’attività di negoziazione e copertura è pari a 185 milioni, di cui 177,6 riconducibili a Ubi stand alone. Gli oneri operativi complessivi hanno fatto segnare quota 1.789,5 milioni, di cui 1.522,4 milioni riguardanti Ubi stand alone (-2%), le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali si sono attestate a 114,9 milioni e quelle su crediti a 417,7 milioni di euro.

Al 30 settembre la copertura dei crediti deteriorati di Ubi Banca si è allargata al 48,6% comprendendo anche gli stralci (40,01% escludendo gli stralci). I Crediti deteriorati netti hanno fatto registrare un calo del 9,1% a 8,4 miliardi di euro, mentre gli impieghi in bonis hanno fattore segnare un incremento dell’1,1% a 85,5 miliardi e la raccolta totale è schizzata a 181,4 miliardi rispetto ai 176,1 miliardi di fine 2016.