Ue, arriva la web tax: le società pagheranno dove esercitano le attività

0

Ecco in cosa consisterà la web tax che costringerà le società che guadagnano online a pagare per intero le tasse sulle transazioni.

La Commissione Europea ha già pronta la web tax, la tassazione sulle imprese digitali che verrà introdotta contro quei colossi del web che operano in molti paesi e che aggirano il Fisco pagando meno tasse di quelle dovute. Per bocca del vicepresidente della commissione europea, Valdis Dombrovskis, l’iniziativa della web tax mira a stabilire un semplice principio: ‘le società dovrebbero pagare le tasse dove svolgono la loro attività economica effettiva’.

La web tax sarà la base di lavoro per le prossime discussioni fra i 28 che dovrebbe iniziare venerdì prossimo a Tallinn e che vedrà impegnati i capi di Stato e di governo in occasione del cosiddetto “digital summit”. L’obiettivo è quello di arrivare ad una posizione comune entro la riunione di dicembre dell’Ecofin, da sottoporre alla valutazione dell’Ocse che dovrebbe a sua volta presentare una proposta nei primi mesi del 2018. Per quanto concerne la proposta legislativa Ue, Dombrovskis ha confermato che sarà elaborata dalla Commissione già a marzo.

La proposta su una base imponibile unica (Ccctb), presentata l’anno scorso dalla Commissione per le società attive in più di un paese, potrebbe riguardare anche le imprese digitali, con un adeguamento delle regole sulla presenza permanente. ‘Ma questo – ha dichiarato lo stesso Dombrowskis – richiede tempo, vista la complessità della questione. E l’economia digitale non smetterà di crescere nel frattempo: per questo motivo stiamo anche guardando ad altre opzioni a breve termine per far fronte alle specifiche sfide fiscali’.

Fra le proposte che andranno vagliate anche la “equalisation tax”, come quella proposta da un gruppo di 10 paesi (che comprendono anche l’Italia) che prevede l’utilizzo della base imponibile il fatturato piuttosto che i profitti delle società, oltre all’eventualità di calcolare i redditi delle pubblicità online e alle imposte sulle transazioni su internet.