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Draghi bacchetta gli istituti di credito per le eccessive sofferenze bancarie

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di Redazione

21/09/2017

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Ecco la sintesi dell'intervento di Mario Draghi che ha anche parlato di QE e l'annuncio del tapering previsto per il mese di ottobre.

Con l'intervento di stamattina, Mario Draghi ha ribadito come l'uso delle politiche monetaria non rappresentino lo strumento ideale per ovviare agli squilibri finanziari. Nel bollettino economico della Bce, è stata confermata l'intenzione da parte del Consiglio direttivo di calibrare in autunno gli strumenti di politica monetaria per il 2018. Non è escluso, anzi è molto probabile, che il QE possa essere prolungato anche oltre il 2017. La calibrazione sarà il cosiddetto processo di 'tapering' che rimodulerà e ridimensionerà l'acquisto di titoli effettuata dalla Bce con il Quantitative Easing. Alla fine dell'ultimo direttorio di settembre, il presidente della Bce aveva anticipato che il piano di Qe sarebbe stato calibrato già ad ottobre. Proprio nel momento in cui ha preso la parola Mario Draghi, l'euro si è rafforzato ulteriormente sulle altre valute. Il numero uno della Bce ha anche ricordato come, nonostante i progressi degli ultimi mesi, il livello delle sofferenze bancarie (Npl) rimane ancora alto. Ha invitato gli istituti di credito, nel breve termine, a 'focalizzare una migliore gestione degli Npl, inclusa una loro prudente misurazione e la valutazione delle garanzie associate'. Inoltre, secondo Draghi, le misure delle autorità dovranno 'concentrarsi sui regimi di insolvenza, il recupero crediti e su servizi che abbiamo l'obiettivo di migliorare i tassi di recupero degli Npl'. Necessario, sempre secondo Draghi, lo sviluppo dei mercati secondari e delle piattaforme di trading. 'Alle banche – ha proseguito - occorre anche fornire adeguati incentivi, in particolare riguardo alla contabilità degli asset compromessi'.
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