I costi di una partita IVA: l'onorario del commercialista
di Redazione
29/01/2016
Per leggere questo articolo non avrete bisogno della calcolatrice o di carta e penna per appuntare tutti i numeri, anche se sappiamo che la partita IVA è composta dei costi di apertura e di gestione che possono essere fissi e variabili. Ci soffermeremo sull'onorario del commercialista.
L'azione di aprire la partita IVA non ha alcun costo se non quello della connessione per scaricare i modelli dal sito dell'Agenzia delle Entrate e della penna per compilarli. Se scegliete di rivolgervi ad un commercialista provvederà lui all'invio telematico. Il problema è che questa operazione ha un costo che va dai 200 ai 500 euro. Alcuni lo fanno gratuitamente per acquisire nuovi clienti. Purtroppo tra i costi fissi di gestione quello del commercialista deve essere tenuto in considerazione.
L'onorario annuale dipenderà dalla mole di lavoro che andrà a svolgere per conto nostro e che include, oltre alla tenuta della contabilità, la risoluzione di varie problematiche con l'Agenzia delle Entrate o l'INPS. Un altro aspetto da valutare prima dell'apertura della partita IVA è il tipo di società che si intende avviare, una ditta individuale ha lo stesso volume di affari di una Srl (inoltre ricordiamo che per la Srl è necessario andare dal notaio per firmare l'atto costitutivo).
Se pensate che una richiesta di 700 euro all'anno sia esagerata pensate che il commercialista dovrà compilare una serie di registri, tra cui quello IVA e quello degli acquisti, inoltre con l'introduzione dello spesometro sono cambiate molte cose. A queste operazioni si dovrà aggiungere la liquidazione IVA e la dichiarazione dei redditi, il modello 770 e una lunga serie di adempimenti. Secondo un recente sondaggio l'onorario dei dottori commercialisti è più alto al nord rispetto al sud perché non esiste un tariffario ufficiale valido a livello nazionale ma alcune indicazioni che vengono seguite a discrezione del singolo professionista.
Articolo Precedente
Presentismo: il problema dell'andare troppo al lavoro
Articolo Successivo
Le dieci cose da sapere prima di aprire una partita IVA
Redazione