Ecco perchè se il Quantitative Easing venisse bocciato, la Bce continuerebbe ad acquistare eurobond

La Bce attende con ansia la decisione della Corte di Giustizia Europea dopo il ricorso presentato dalla Corte Costituzionale tedesca.

L'ultima riunione del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea che si è svolto il 20 luglio, non ha fugato dubbi e timori degli investitori per un possibile rialzo dell'euro. Un timore del quale i banchieri centrali europei sono ben consapevoli e per questo motivo stanno valutando l'ipotesi di proseguire in modo ancora più sostenuto, la politica di stimolo per la crescita monetaria attraverso lo strumento del Quantitative Easing, che si sta dimostrando sempre di più un ottimo deterrente contro la deflazione. Nell'ultima riunione sono emerse proprio le preoccupazioni per una 'possibile reazione eccessiva nel riprezzamento da parte dei mercati finanziari e segnatamente sul mercato valutario del futuro' come si legge letteralmente nella minute dell'incontro. Il Quantitative Easing, come antidoto dell'eurocrisi, ha dato i propri frutti ma dovrà adesso superare anche gli strali della Corte Costituzionale tedesca che si è appellata alla Corte di Giustizia Europea affinchè ne venga vagliata la legittimità e la conformità rispetto ai trattati internazionali. Ma cosa accaderebbe realmente se la Corte di Giustizia europea dovesse dichiarare “illegittimo” il quantitative easing ? Molto probabilmente, una decisione in tal senso, farebbe rialzare il capo agli euroscettici devastando i mercati. Una vera manna dal cielo per l'antipolitica, che aveva segnato una battuta d'arresto dopo i dati positivi degli ultimi mesi riguardanti il Pil e l'inflazione. Una decisione negativa non pregiudicherebbe la possibilità della Bce di presentare appello e continuare ad acquistare eurobond. Va precisato che la Corte Costituzionale tedesca ha posto solo una questione pregiudiziale, interpretativa ma vincolante da usare per adottare la propria decisione. Se il QE venisse bocciato, la Bce potrebbe continuare ad acquistare eurobond ma senza la collaborazione di Budesbank, che si defilerebbe in virtù della bocciatura di Karlsruhe.