La sfida di Unicredit: abbattere i costi e migliorare i servizi

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Ecco in cosa consiste il piano Transform 2019 con il quale Unicredit lancerà la sfida ai propri competitors europei.

Dopo il corposo aumento di capitale, UniCredit è pronta a rifarsi il make up, migliorando l’efficienza del modello operativo e riducendo sostanzialmente i costi attraverso il piano denominato Transform 2019.
Nel primo semestre del 2017 la Borsa ha premiato il titolo Unicredit con una impennata del titolo arrivato ad incrementare fino al 7,16% dopo la diffusione dei dati che hanno evidenziato un miglioramento dell’utile netto di metà anno dovuto soprattutto al calo dei costi operativi e delle rettifiche sui crediti.

In calo anche le esposizioni deteriorate lorde dell’istituto che si sono ridotte a 53 miliardi (-30% rispetto all’anno precedente).
Ciò non vuol dire che la realtà del colosso bancario italiano sia una rosa senza spine. Non si può sottovalutare il calo dei ricavi, anche se il margine d’intermediazione del secondo quarter è leggermente aumentato rispetto al primo, dello 0,4%. Dati contrastanti che destano sempre qualche perplessità.

Va premesso che i ricavi di una banca sono costituiti da diverse voci. Solo un’analisi dettagliata può darci la dimensione del reale andamento dell’attività nel suo complesso.
Uno dei dati che va analizzato è sicuramente il margine d’interesse. Sotto questo aspetto, UniCredit, in un regime di bassi tassi d’interesse, ribadisce che la ripresa del Net interest income (Nii) avrà la forma di una ‘U’ anziché di una ‘V’. Se da un lato il Nii del secondo quarter è resiliente, dall’altro viene confermata la stima di 10,2 miliardi per fine anno. Una dinamica che non si discosta molto dal target della voce contabile di 10,9 miliardi prevista per il 2019.

Le commissioni sono cresciute a 2,988 miliardi un dato positivo condizionato anche dagli attivi finanziari. Una dinamica dove anche le masse in gestione sono cresciute di molto.
Sorridono anche i dati sui proventi da trading, in salita nel primo semestre.
La priorità di Unicredit, adesso è la trasformazione del modello operativo. Incrementare l’attenzione al cliente, semplificando il funzionamento dell’istituto e rendere più efficienti i servizi, sono alcune delle priorità.

Rendere più veloci i tempi di esecuzione dei money transfert sarà una delle battaglie che il colosso bancario italiano dovrà affrontare per sostenere la sfida contro i competitors.